Rida risponde agli attacchi sulla stampa: “Basta con lo scaricabarile delle responsabilità, chi deve programmare lo faccia”

Oggetto: In riferimento ai numerosi attacchi pubblici da parte di alcuni dirigenti Ama nei confronti della nostra società, sulla quale si sono fatti espressi riferimenti a inadempienze contrattuali del tutto fittizie, chiusure “ad libitum” e altre accuse infondate, la dirigenza di Rida Ambiente, dopo aver sottoposto tali dichiarazioni che vanno avanti da giorni, risponde con la seguente nota

 

Comunicato Stampa

 

La Rida Ambiente risponde alle dichiarazioni dei dirigenti AMA

“DA PARTE NOSTRA, NESSUNA VIOLAZIONE CONTRATTUALE. BASTA ATTACCHI FUORILUOGO PER COPRIRE LE INADEPIENZE DI PROGRAMMAZIONE”

La Rida Ambiente non può essere presa a pretesto per giustificare le difficoltà nella programmazione del ciclo rifiuti nel Lazio. A dispetto delle spesso scomposte dichiarazioni di alcuni dirigenti di Ama, la Rida Ambiente non è mai venuta meno ai propri doveri contrattuali. Questa azienda ha sempre fatto il proprio dovere in tutte le “emergenze” di questi anni e continua a farlo, quindi, queste tirate di giacchetta sono oltre che immotivate ed ingiustificate anche profondamente inopportune.

La nostra disponibilità è sempre stata assoluta.

Tale disponibilità, però, non può prescindere dagli obblighi imposti dall’ordinanza

che richiama precisi riferimenti a percentuali di recupero energetico (che come a conoscenza di tutti nel Lazio sono assolutamente insufficienti).

Non è più possibile assistere in silenzio a questa continua mistificazione dei fatti, articolata da dichiarazioni in sedi istituzionali o sulle colonne dei giornali che spesso siamo costretti a leggere e che sono difformi dalla realtà.

Se fino ad oggi abbiamo preferito tacere, ora è arrivato il momento di chiarire che la nostra azienda non sta facendo altro che rispettare pedissequamente l’ordinanza Regionale, che ha di fatto limitato lo spazio operativo dell’impianto, fissando dei limiti che altrimenti non sarebbero dettati da alcuna legge, ma solo dati a riferimento nelle BAT.

I continui attacchi immotivati e profondamente fuori luogo nella corretta dialettica industriale, che sembrano più che altro volti a cercare un capro espiatorio per carenze di progettualità del ciclo dei rifiuti, sono al momento oggetto di valutazione da parte dei nostri studi legali, che valuteranno le azioni da intraprendere nei confronti di tutti coloro che, pur conoscendo la verità dei fatti, inviano all’esterno informazioni difformi dalla realtà, e questo non è più tollerabile.

Ci domandiamo infine, ma questo solo a titolo di curiosità, se tale veemenza nei toni e nei gesti venga rivolta anche a chi non ha motivazioni altrettanto solide per fermare i propri impianti. Ama avrà inoltrato con tale solerzia informative ed esposti alle forze dell’ordine in relazione agli altri stabilimenti di differenti soggetti che però si sono fermati tutti, per una serie di sfortunate anomalie, proprio nel periodo in cui c’era più bisogno di supporto? In realtà la risposta non ci interessa molto, sarebbe interessante capire quali sono le valutazioni strategiche e strutturali che si stanno studiando, e se tali soluzioni sono, come sembrerebbe, quelle della tritovagliatura, censurata e bandita dalla Comunità Europea, e tanto caldeggiata invece nella nostra Regione.

 

Buon lavoro

Fabio Altissimi